Prospettive e idee
per stare meglio ogni giorno

Coltivare la gioia ogni giorno è il punto di partenza per stare meglio: sembra una cosa un po’ strana, visto che quando capita qualcosa di bello la gioia arriva da sé, senza bisogno di fare nulla… A livello superficiale funziona così: se sappiamo di avere davanti una giornata piacevole la nostra disposizione d’animo tende naturalmente alla gioia, come pure quando ci succede qualcosa di positivo. Quando siamo in vacanza in un bel posto, ad esempio, e sappiamo di avere davanti una giornata in cui andare in giro in buona compagnia, ci sentiamo carichi ed entusiasti. Magari ci svegliamo presto e ci prepariamo velocemente per non perderci nulla, dalla colazione alla visita delle bellezze del luogo. Quando invece abbiamo davanti una giornata “normale”, la gioia lascia il posto a una serenità un po’ distaccata. Quando, poi, la giornata si preannuncia pesante perché dobbiamo fare qualcosa di spiacevole, un’emozione di fastidio, o di ansia, paura, rabbia, o tristezza si prende tutto lo spazio, anche se la cosa spiacevole prende in realtà solo qualche minuto. Non fa niente: se abbiamo deciso che la giornata è rovinata, siamo perfettamente in grado di stare male anche nei momenti in cui non ce ne è bisogno.

Scegliamo di coltivare la gioia

Se scegliamo di coltivare la gioia, certamente i problemi non scompariranno, ma ci faremo qualche sana risata in più e ci prenderemo molte soddisfazioni e gratificazioni. Kabat Zinn, il biologo statunitense che ha ideato la meditazione mindfulness, scrisse che possiamo coltivare la gioia anche in mezzo alle catastrofi. Esistono numerose testimonianze viventi di tutto ciò. È sicuramente capitato a tutte noi di vedere, magari in un programma televisivo, persone che hanno avuto una vita terribile, o hanno perso tutto, che mantengono un atteggiamento positivo e sono infinitamente più felici di tanti che al contrario hanno vite più fortunate. Questo accade perché scelgono – sempre – di guardare a ciò che c’è, piuttosto a ciò che non c’è più. Scelgono di guardare alla luce, non al buio. E scelgono di vivere pienamente la vita che hanno senza aspettare che diventi (o torni ad essere) quella che vogliono.