Ricevere una diagnosi che impatta la nostra salute a lungo termine o addirittura per sempre può essere estremamente disorientante. È importante, quindi, aiutare se stesse e farsi aiutare per superare lo shock del primo momento e imparare che la vita può continuare molto felicemente perché ogni stress è molto più gestibile di quello che inizialmente appare. Nel tempo si può imparare a convivere con una condizione difficile, che probabilmente toglie tempo alle nostre giornate, richiede di incontrare specialisti e passare tempo in laboratori di analisi o luoghi di cura. Soprattutto, il tema generale della malattia ci mette a contatto con una sorta di insicurezza esistenziale, per cui ci si può sentire ansiose e diventare meno capaci di fare progetti e guardare al futuro.

A volte bisogna far fronte al disagio dei sintomi con la perenne sensazione di non fare tutto ciò che potrebbe aiutarci, magari perché non ne sappiamo abbastanza o non ci fidiamo completamente dei nostri curanti. È fondamentale non avere timore di chiedere, per poter sapere tutto il possibile anche sulle opzioni di trattamento. Impariamo serenamente a porre al medico domande specifiche e non dimentichiamo che esistono associazioni di pazienti che possono offrire supporto.

Per avere padronanza della malattia è giusto prestare particolare attenzione a ciò che sembra alleviare i sintomi o peggiorarli, condividendo poi con il medico le nostre osservazioni.