Diventare mamma con una malattia autoimmune: perché pianificare la gravidanza
Diventare mamma con una malattia autoimmune oggi è possibile. Rispetto al passato, le attuali conoscenze permettono di affrontare la maternità con serenità, sebbene con le dovute precauzioni. La pianificazione della gravidanza in una fase di remissione della malattia è fondamentale. Ne abbiamo parlato con la Prof.ssa Marta Mosca, Direttore della U.O. di Reumatologia, Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, Università di Pisa.
Primo passo: dire al medico che vogliamo un figlio
Pianificare il percorso che va dal concepimento ai primi mesi del bambino è fondamentale e consente di prevenire e/o affrontare al meglio le potenziali criticità limitando stress ed eventuali rischi. Condividere da subito il desiderio di maternità con i propri medici, quindi, è importantissimo, ancor prima del concepimento. Il primo obiettivo è arrivare alla remissione di malattia prima del concepimento, anche se questo non sempre è possibile.
La valutazione preconcepimento
La valutazione preconcepimento è fondamentale. Il momento in cui la coppia tenta di concepire un figlio è proprio il momento in cui si definiscono i passi giusti con cui iniziare il percorso verso la maternità.
Noi medici sappiamo che è un percorso con delle difficoltà e che partire bene riduce un pochino i rischi per le nostre pazienti. L’attività di malattia è sicuramente un fattore di rischio importante, che ha un impatto sulla gravidanza. Infatti, è dimostrato che il concepimento quando la malattia è attiva si associa a una maggiore incidenza di complicanze. Ciò accade anche in malattie che possono non peggiorare in gravidanza o addirittura migliorare come l’artrite reumatoide.
Primo obiettivo: la remissione
Il primo obiettivo è la remissione. L’attività di malattia va assolutamente gestita e quindi nella pianificazione bisogna parlare con la paziente e con la coppia proprio di questo. È chiaro, e facilmente intuibile, che se la mamma non sta bene anche il bambino non sta bene. Quindi l’impatto dell’attività di malattia sulla salute materna ha il suo impatto sulla gravidanza.
La pianificazione del concepimento avviene in modo che la gravidanza possa iniziare quando la malattia è ben controllata. Ciò significa che la donna assume farmaci e che vanno proseguiti, perchè servono proprio per controllare l’attività di malattia, per mantenere la malattia in remissione. Talvolta nella fase di pianificazione della gravidanza addirittura aggiungiamo farmaci, che servono per ridurre alcuni rischi di complicanze.
Il team multidisciplinare
La valutazione preconcepimento è la fase in cui stringiamo il patto e l’accordo tra il team specialistico multidisciplinare e la coppia. Stabiliamo quello che è il progetto, il percorso che seguiremo insieme durante la gravidanza, spesso ritorniamo su dubbi, su aspetti che possono non essere chiari, cose che vanno un pochino limate, preoccupazioni di cui abbiamo avuto occasione di parlare, di cui bisogna parlare sempre con le pazienti ma in questo momento ancor di più.
Il momento giusto
Quindi direi che pianificare significa proprio questo, significa arrivare a dire ok, la malattia va bene, è il momento giusto. Lo è proprio perché così partiamo in modo corretto, riducendo i rischi per la salute materna e rischi per la salute fetale.
Fonte: #anchiomammaTALK 3 – La gestione della patologia autoimmune in gravidanza. Disponibile al link: https://www.youtube.com/watch?v=vHHCgZZXh0Y&t=3shttps://www.youtube.com/watch?v=xJaaWmwgXO0&feature=emb_logo