La Medicina di Genere in Italia

Nel 2019 l’Italia è stato il primo Paese al mondo con una Legge e un Piano per promuovere lo sviluppo di specificità e parità di genere nella salute.

Dai primi anni Duemila il Ministero della Salute, l’ISS Istituto Superiore di Sanità, l’AIFA Agenzia Italiana del Farmaco e AGENAS l’AGEnzia NAzionale per i Servizi regionali sanitari hanno formulato le prime Linee Guida sulle sperimentazioni cliniche e farmacologiche con un approccio di genere, finanziato progetti di ricerca sulla medicina di genere, pubblicato rapporti, avviato progetti e altro.

L’ISS (Istituto Superiore di Sanità) nel 2017 ha istituito il Centro di Riferimento per la Medicina di Genere, che svolge attività di ricerca biomedica, di formazione e comunicazione, oltre che attività istituzionale in un’ottica di genere.

Il Centro di Riferimento per la Medicina di Genere dell’ISS, con l’associazione Centro Studi Nazionale su Salute e Medicina di Genere e con l’associazione Gruppo Italiano Salute e Genere (GISeG) creano la Rete Italiana per la Medicina di Genere, con l’obiettivo di sviluppare la ricerca scientifica, di promuovere la formazione di medici e operatori sanitari e di informare la popolazione.
La Rete si avvale della collaborazione di una serie di attori, tra cui:
  • FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri), che ha costituito un gruppo di lavoro specifico con l’obiettivo di sensibilizzare tutti gli Ordini dei medici italiani all’approfondimento e formazione della medicina di genere;
  • FADOI (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Medici Internisti) che ha istituito una Sezione di medicina di genere;
  • SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie), che ha un’area “Salute della Donna” che si occupa di medicina di genere.

Dal 2015 i soggetti costituenti la Rete hanno fondato l’Italian Journal of Gender Specific Medicine, uno strumento di fondamentale importanza nella diffusione della ricerca e della cultura di genere (espressione scientifica della Rete).

La Rete italiana collabora assiduamente con la Società Internazionale di Medicina di Genere (IGM, International Gender Medicine).

Il Piano per l’applicazione della MdG approvato nel 2019 è frutto di un lavoro congiunto del Ministero della Salute e del Centro di Riferimento per la Medicina di Genere dell’ISS con la collaborazione di:

  • un Tavolo tecnico-scientifico di esperti regionali sul tema
  • referenti per la medicina di genere della Rete degli Istituti di Ricovero e Cura a carattere scientifico (IRCCS) nonché dell’AIFA e dell’AGENAS

La legge 3/2018 al Comma 5 prevedeva anche l’istituzione di un Osservatorio dedicato alla Medicina di Genere. Questo Osservatorio viene istituito il 22 settembre 2020 e con un Decreto successivo (2021) (nomine) vengono definite anche le figure professionali e istituzionali che lo comporranno (insediamento Osservatorio, 8 aprile 2021). All’interno dell’Osservatorio nascono 6 gruppi di lavoro:

  • percorsi clinici
  • ricerca e innovazione
  • formazione universitaria e aggiornamento del personale sanitario
  • comunicazione e informazione
  • farmacologia di genere
  • diseguaglianze di salute legate al genere

Molte Società Scientifiche – come ad esempio, la SIR (Società Italiana di Reumatologia) e la SIP (Società Italiana di Pediatria), il CReI (Collegio dei Reumatologi Italiani) hanno costituito al loro interno dei gruppi di studio specifici sulla medicina di genere.

Il concetto di Medicina di Genere è stato recepito da alcune Regioni italiane attraverso il suo inserimento nel Piano Socio-Sanitario Regionale, la costituzione di tavoli tecnici e centri regionali, l’attribuzione di obiettivi di genere ai Direttori Generali delle aziende sanitarie, l’organizzazione di corsi di formazione e aggiornamento per gli operatori sanitari.

Nel Blog di Genere Donna diamo spazio ad alcune Best Practice a livello Regionale e nazionale nell’ambito della Medicina di Genere.