Le tutele sul lavoro
Le persone con patologie croniche hanno delle tutele particolari sul lavoro, oltre a quelle garantite a tutti i lavoratori dai contratti collettivi. La patologia, infatti, può avere un impatto anche molto forte sulla qualità di vita e, di conseguenza, può essere necessario riorganizzare alcuni aspetti del quotidiano, incluso il lavoro.
Da full-time a part-time
I dipendenti sia pubblici sia privati con patologie croniche hanno il diritto di trasformare il rapporto di lavoro da tempo pieno a part-time, se la patologia impatta sulla loro capacità lavorativa. Questo passaggio può essere anche temporaneo: se le condizioni di salute migliorano, il dipendente può chiedere di tornare al lavoro a tempo pieno. Il primo passo è ottenere la certificazione di patologia cronica invalidante, che viene rilasciata dalla ASL di residenza.
N.B.: In ogni caso, è bene sottolineare che a seconda del rapporto di lavoro pubblico o privato, autonomo, o parasubordinato è il contratto nazionale che stabilisce alcune clausole sia a livello nazionale che a livello decentrato ( territoriale o aziendale). Di conseguenza, la prassi in presenza di lavoratore fragile va condivisa con le organizzazioni sindacali.
Le tutele per la salute
LEA – Livelli Essenziali di Assistenza
I Livelli Essenziali di Assistenza sono le prestazioni e i servizi che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) garantisce ai cittadini su tutto il territorio italiano con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale (tasse). Vengono erogati gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket). I LEA furono definiti per la prima volta con il DPCM 29 novembre 2001. Il 18 marzo 2017 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM del 12 gennaio 2017 che definisce i nuovi LEA attualmente in vigore. [1, 2]
Agevolazioni per prestazioni sanitarie
A chi soffre di una patologia cronica, lo Stato riconosce il diritto all’esenzione dal pagamento del ticket per alcune prestazioni sanitarie per la specifica patologia (esami, visite) e per i farmaci. I nuovi LEA (vedi sopra) indicano 64 malattie croniche e invalidanti per le quali vige l’esenzione dal ticket sanitario. L’Allegato 8 al dPCM riporta l’elenco delle patologie e associa a ciascuna malattia o condizione esistente uno specifico codice numerico. [3]
Il diritto all’esenzione viene riconosciuto dalla ASL di residenza, sulla base della certificazione della malattia attestata dal medico di base. Il certificato riporta la definizione della malattia/ condizione, il relativo codice identificativo, le prestazioni fruibili in esenzione e la durata. Alla scadenza, il certificato deve essere rinnovato, tramite il medico di base.
Agevolazioni fiscali
Le persone con patologie croniche e disabilità hanno diritto ad alcune agevolazioni fiscali. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è disponibile la guida “Agevolazioni persone con disabilità” che elenca le agevolazioni a cui hanno diritto i pazienti e i loro familiari, i requisiti necessari per richiederle e la procedura da seguire per ottenerle. L’ultimo aggiornamento è del luglio 2021. [4]