I Decaloghi di Genere Donna

Ecco a te i decaloghi di Genere Donna: strumenti utili per iniziare un dialogo costruttivo con i tuoi medici e un percorso sereno verso la maternità.

La maternità è un’esperienza straordinaria, un momento speciale per tutte le donne che la vivono. Donne che hanno in comune sogni e speranze, ma anche dubbi e paure.

Chi ha una malattia autoimmune ha senz’altro qualche preoccupazione in più e, a volte, il pudore o la paura di far perdere tempo allo specialista prevalgono, tanto da rinunciare alla gravidanza o decidere di provare a gestire da sole la terapia.

Se hai una malattia autoimmune, reumatologica o dermatologica, e vuoi diventare mamma, i medici specialisti sono i tuoi migliori alleati.

Per questo abbiamo pensato ai decaloghi di Genere Donna: per avere a portata di mano alcune domande da porre ai tuoi medici, gli unici che possono far fronte ai tuoi dubbi e darti risposte chiare, gli unici a cui affidarsi e programmare la gravidanza in modo responsabile, per vivere la maternità serenamente.

  1. Vorrei diventare mamma: posso farlo, con la mia malattia? La gravidanza influirà sulla mia malattia?
  2. Con la mia malattia, se per ora non voglio avere figli, quali metodi contraccettivi posso usare?
  3. A quali complicazioni posso andare incontro se rimango incinta? Si possono prevenire?
  4. C’è il rischio di trasmettere la mia malattia al bambino?
  5. I farmaci che assumo possono essere nocivi per il feto? Devo cambiarli o modificare il dosaggio?
  6. Quali esami devo fare prima del concepimento? Quali esami e visite devo fare durante la gravidanza e l’allattamento?
  7. L’allattamento può avere influenza negativa sulla mia salute? E su quella di mio figlio?
  8. La gravidanza farà peggiorare la mia malattia?
  9. La gravidanza cambierà il mio modo di reagire alla terapia?
  10. Riuscirò a gestire il mio bambino con i limiti che derivano dalla mia malattia?
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  1. Vorrei diventare mamma, ma non ora. Posso usare contraccettivi?
  2. Il mio compagno ha la psoriasi. Questo può influire sul concepimento?
  3. La mia malattia o la terapia che assumo influiscono sulla mia fertilità?
  4. La psoriasi o la sua terapia possono influire sulla gravidanza e sulla salute del bambino?
  5. Se rimango incinta posso trasmettere la mia malattia al mio bambino?
  6. La gravidanza peggiorerà la mia malattia? E il parto?
  7. Se rimango incinta senza programmarlo dovrò interrompere la terapia?
  8. Ho i segni della psoriasi anche a livello genitale. Il parto peggiorerà la situazione?
  9. Con la psoriasi potrò allattare?
  10. Durante l’allattamento dovrò interrompere la terapia?
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  1. Vorrei diventare mamma ma non sono ancora pronta. Posso usare dei contraccettivi?
  2. La mia malattia o i farmaci che assumo influiscono sulla mia fertilità?
  3. La terapia mi provoca disturbi intimi, secchezza vaginale e provo dolore durante i rapporti sessuali. Posso alleviarli?
  4. La mia ovulazione è irregolare a causa della terapia, posso comunque concepire un figlio?
  5. Dovrò sottopormi a molte visite in gravidanza? Potrò continuare a lavorare? Qual è il rischio di abortire?
  6. Potrò partorire naturalmente o dovrò fare il cesareo?
  7. Dovrò prendere particolari precauzioni durante l’allattamento?
  8. Ho già avuto una gravidanza, posso pensare di diventare di nuovo mamma?
  9. Prima che mi venisse diagnosticata la malattia ho subito un aborto. Posso sperare di diventare mamma?
  10. Posso ricorrere alla fecondazione medicalmente assistita?
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Senza fasciarti la testa, con le giuste aspettative, informati e, soprattutto, affidati ai tuoi specialisti. Sii consapevole delle tue possibilità:

    1. Come ogni mamma, la scelta migliore che puoi fare è prenderti cura di te stessa, per te e per il tuo bambino.
    2. Nella maggior parte dei casi, una donna con malattia autoimmune può diventare mamma
    3. Parla per tempo al tuo specialista del tuo desiderio di diventare mamma o della volontà di non avere figli
    4. In ogni fase (pre-concezionale, gravidanza e allattamento) confrontati con il medico sui passi da fare. Non sospendere né modificare la terapia se non su indicazione dello specialista
    5. Se hai disturbi legati all’intimità parlane anche al medico e chiedi un consiglio. Fare “finta di nulla” non risolve il problema, né con il tuo partner né con te stessa
    6. Fai la visita pre-concezionale e valuta con il reumatologo o con il dermatologo ogni aspetto necessario a salvaguardare la tua salute e quella del tuo bambino
    7. La malattia autoimmune dovrebbe essere in fase di remissione stabile prima di cercare una gravidanza
    8. Non isolarti e chiedi aiuto (ai tuoi cari, al medico, alle associazioni di pazienti), se da sola non ce la fai. Dopo il parto non affaticarti troppo, organizzati con i familiari ed eventualmente con una baby-sitter, per evitare i compiti fisicamente più impegnativi
    9. Mantieni uno stile di vita sano, segui una dieta equilibrata, pratica attività fisica in modo moderato e regolare, evita fumo e alcolici
    10. Dopo il parto, segui i consigli dello specialista e sottoponiti a opportuno monitoraggio clinico

In una donna con malattia autoimmune che si accinge a diventare mamma possono insorgere molti dubbi che, a volte, si trasformano in convinzioni a causa di informazioni non chiare o contraddittorie.
Queste sono alcune delle false credenze più comuni su situazioni che in realtà sono gestibili, compatibilmente con la situazione personale.

  1. NON È VERO CHE “A causa della mia patologia non sono fertile”
  2. NON È VERO CHE “Se scelgo di diventare mamma, dovrò rinunciare a curarmi per tutto il periodo della gravidanza”
  3. NON È VERO CHE “Non sarò in grado di portare avanti la gravidanza a causa della mia malattia o dei farmaci che assumo”
  4. NON È VERO CHE “A causa della mia patologia non posso programmare la gravidanza perché non posso usare metodi anticoncezionali”
  5. NON È VERO CHE “I farmaci che ho assunto o che devo prendere faranno del male a mio figlio. Devo scegliere tra salvaguardare la mia salute o la sua”
  6. NON È VERO CHE “A causa della mia patologia dovrò ricorrere al parto cesareo”
  7. NON È VERO CHE “A causa della terapia che sto seguendo non potrò partorire con l’anestesia epidurale”
  8. NON È VERO CHE “La mia malattia mi impone molti limiti fisici, quindi non sarò in grado di essere una brava madre”
  9. NON È VERO CHE “Dopo la gravidanza rischio gravi riacutizzazioni della malattia che comprometteranno per sempre la mia salute”
  10. NON È VERO CHE “Trasmetterò la mia malattia al mio bambino”